Al suo posto fu costruita la casa per il parroco e la cura d'anime fu trasferita nella Chiesa del Corpo di Cristo, fondata nel 1577 da Don Cesare Izzo che donò tutti i suoi beni perché fossero erette in detta Chiesa tante cappelle quante ne potevano sostenere le rendite derivanti dai suoi averi in ragione di 30 ducati ciascuna. A partire dal 1633 come risulta dagli atti del notaio Tommaso Antonio Russo di Maddaloni, la Chiesa cominciò a possedere detti beni.Nel gennaio di quest'anno sono terminati i lavori di restauro e ben presto la Chiesa tornerà ad essere aperta al culto.